Gli scatti di crescita

Esistono dei momenti, dei periodi durante i primi mesi del bambino (e anche oltre) in cui il bambino improvvisamente sembra diventare insaziabile, vuole attaccarsi molto più spesso, a volte è agitato e lamentoso… Questo accade tipicamente intorno alle 2-3 settimane, alle 6 settimane e intorno ai 3 mesi. Ci sono questi momenti anche più avanti, intorno al sesto e all’ottavo mese, ma i primi sono quelli che vengono notati di più. Che cosa sta succedendo?

Trattasi di “scatti di crescita”, che durano da un paio di giorni a una settimana, e che non sono altro che il tentativo del bambino di aumentare la quantità di latte prodotta dal seno materno, con il mezzo a sua disposizione: aumentare la richiesta. Anche in questo caso è sufficiente assecondare il bambino ed attaccarlo ogni volta che lo richiede e per tutto il tempo che lo richiede (e solitamente succede che vogliano ciucciare molto durante la notte) e il corpo della mamma in breve tempo aumenterá la produzione (ed il bambino tornerà tranquillo). Come spiegato prima, se noi interferiamo in questa perfetta comunicazione tra il bambino e il seno, intervenendo quindi con ciucci, biberon, latte artificiale o tisane, il seno non riceverà la stimolazione necessaria per adeguarsi alle mutate esigenze del bambino, e quindi il seno non produrrà più la quantità necessaria alla giusta crescita del bambino.

Questi momenti spesso mettono a dura prova i genitori, ci si sente molto stanchi e ci si sente in ansia. Spesso la mamma si sente stressata e preoccupata nei confronti della sua esperienza di allattamento, specialmente se ha dubbi che il bambino non mangi abbastanza. Ma già il fatto di conoscere l’esistenza degli scatti di crescita aiuta ad affrontare questi momenti con maggior sicurezza.

Gli scatti di crescita (che comprensibilmente preoccupano le molte mamme che non ne conoscono l’esistenza), sono fasi nella vita del neonato in cui esso cerca di più il seno perché effettivamente ha bisogno di più latte; infatti la crescita del bambino non è sempre la stessa: ci sono momenti in cui deve crescere di meno, e momenti in cui deve crescere di più, e quindi deve mangiare di più.

Il meccanismo della domanda e dell’offerta è perfetto, in quanto permette al bambino di adeguare la quantità di latte prodotto al suo fabbisogno, e inoltre gli consente di sviluppare un’importante capacità: regolare l’assunzione di cibo in base ai propri bisogni. Un bellissimo regalo che fungerà anche da base per la giusta crescita psicologica del piccolo!

Ti è piaciuto questo articolo? Condivilo!
Pubblicato in Allattamento Taggato con: , , , , , ,
10 commenti su “Gli scatti di crescita
  1. Moky ha detto:

    Il primo figlio l’ho allattato fino ai 9 mesi, ho smesso x’ mi morsicava. Col secondo ho fatto più fatica, avevo ripreso subito a lavorare, quando c’è stato lo scatto di crescita, non sono riuscita a continuare, avevo mio marito e mia suocera contro, così son passata all’artificiale, che però al bimbo non piaceva, così cresceva poco, finchè a sei mesi l’ho svezzato con frutta e prime pappe, ma quanta tristezza….

    • Lucia ha detto:

      Mi dispiace per la tua tristezza e per come è andata… Credo che spesso un po’ di sostegno in più farebbe davvero la differenza, e oltretutto bisognerebbe proprio cambiare la nostra cultura, ancora troppo legata a pregiudizi e alle false informazioni diffuse durante il boom del latte artificiale… posso chiederti perché tuo marito era contro? E contro che cosa, contro l’allattamento?

  2. Sara ha detto:

    Brava mamma Lucia! Di queste Piccole, Grandi cose bisogna parlare perchè da neo mamme non si sanno. Io allatto ancora la mia Alice di 26 mesi ma quanti discorsi mi tocca sentire e occhiatacce….
    L’appoggio dei familiari stretti è fondamentale per non sentirsi sole e sbagliate.
    Se solo ci lasciassero fare con il cuore, come solo noi sappiamo fare!!

  3. FEDERICA ha detto:

    io allatto da quasi 11 mesi ormai ed e vero le occhiatacce battute tipo :- a diciotto anni sara ancora attaccato al seno lo prenderanno tutti in giro!!!
    sono all ordine del giorno anche io ho dovuto combattere contro sorelle mamme suocere ecc io non gli ho dato alimenti all infuori del seno per i primi sei mesi e non vi dico tutto cio che mi e stato detto cose da pazzi ma mica mi sn fatta convincere da loro anche se mi veniva l ansia ho fatto comunque quello che credevo giusto

  4. Lucia ha detto:

    Ah Federica brava! Però sappi che avrai ancora da rispondere! Continua così, stai andando alla grande! 😉

  5. FEDERICA ha detto:

    MA ORMAI NON HO PIU PELI SULLA LIMNGUA ALLATTERO FINCHE IL MIO BAMBINO SARA FELICE COSI SE POI DECOIDEREMO DI SMETTERE NNON SARA PER QUELLO CHE DICE LA GENTE O PER LE BATTUTE E LE FACCE!!! HAHAHA <3

  6. jessica ha detto:

    Io allatto la mia piccola di 24 mesi e sento che è giusto così !…x le battute e le occhiatacce rispondo dicendo che trovo più grave vedere bimbi di 3,4 anni con ancora il pannolone!…oppure rido e sorrido…e chi non vuol vedere tanta bellezza…si può girare altrove!w la puppa!

  7. lina ha detto:

    Ho trovato l’articolo molto interessante e forse mi ci sto trovando oggi. La mia bimba ha compiuto un mese lunedì oggi è particolarmente agitata dalle sei di questa mattina è stata attaccata praticamente ininterrottamente fino alle tre e mezzo con pause di dieci minuti poi ricominciava a strillare. Poi un’oretta di riposo in braccio al papà appena l’ha messa giù ha ricominciato a strillare. Di nuovo un’ora di poppata bagnetto sembrava si fosse addormentata e invece niente di nuovo tetta e se gliela tolgo piange disperata. Ma è normale? Grazie e scusa il messaggio lungo

    • Lucia ha detto:

      Sì Lina è normale, come hai letto nell’articolo ci sono questi periodi in cui i bimbi sono agitati, sembrano sempre insoddisfatti e cercano il seno continuamente. Assecondando le loro richieste si assicura al piccolo di poter aumentare la produzione, di solito gli scatti durano qualche giorno, mettiti comoda! 🙂

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*