Diversi tipi di fascia portabebè

Oggi ho pensato di parlarvi brevemente dei diversi supporti che esistono per portare i bambini, e vi anticipo già che sicuramente dimenticherò qualche supporto, perché ce ne sono molti, a differenza di ciò che si pensa! E naturalmente lascerò perdere il marsupio, che non mi viene neanche da considerare un supporto! Tutti queste fasce possono essere acquistate o autoprodotte, se si sa cucire, naturalmente! E in rete esistono diversi tutorial dove trovare le istruzioni per confezionarli…
Ecco quindi i principali mezzi di trasporto per i bimbi a contatto con mamma e papà (e nonni etc…!):

Fascia lunga rigida: è un pezzo unico di tessuto, lungo circa 5 mt, che si avvolge attorno al portatore e si annoda. Ci sono diverse posizioni (a culla, a ranocchio, sul fianco, sulla schiena…) che si possono usare, e il tessuto “rigido” (cioè non elastico) consente di portare bimbi fino a 15 kg e oltre, a partire dalla nascita. Il tessuto dovrebbe essere un po’ cedevole in diagonale, per risultare più comodo per il bambino e il portatore.

Fascia lunga elastica: è come la rigida, ma la differenza sta nell’elasticità del tessuto. Questo fa sì che la fascia elastica sia molto adatta per i neonati, che si trovano avvolti nella morbidezza di questo tessuto, ma rende questa fasce poco comoda oltre un certo peso del bambino (circa dopo i 7 kg)… La fascia tende a scendere e il bambino rimane troppo in basso, diventando scomoda per il portatore.

Fascia corta: è più corta (circa 3 mt), si annoda come la fascia lunga e si usa in molte meno posizioni di quella lunga, ma è comoda per gli spostamenti veloci e i tragitti brevi, sta in borsa avendo meno metri di stoffa da piegare e si può sempre portare con sé. Si può usare come seconda fascia.

Fascia ad anelli: assomiglia alla fascia corta, ma ha due anelli che sostituiscono il nodo, e che servono a regolare la posizione della fascia facendo scorrere la stoffa al loro interno. Si può portare il bambino davanti, sul fianco e anche sulla schiena, ma il peso scarica su una sola spalla quindi non è adatta per lunghe passeggiate…

Pouch sling: è una fascia tubolare, a taglia non regolabile, non si annoda ma è cucita su misura per il portatore… Si usa come la fascia corta e quella ad anelli, ma è meno ingombrante e molto veloce da indossare.

Mei tai: ha un pannello quadrato di stoffa (o rettangolare) da cui partono 4 strisce di stoffa che vengono usate per fare i nodi e fermare le posizioni (scusate ma oggi non mi vengono i termini giusti!!!). Ci sono molte varianti, a seconda della grandezza del pannello centrale, della larghezza e della lunghezza delle fasce, della presenza o meno del reggitesta, della stoffa utilizzata… E’ un supporto orientale che si sta diffondendo abbastanza anche da noi… Si può usare per portare sul davanti, sul fianco e sulla schiena.

Onbuhimo: altro supporto orientale, molto simile al mei tai, dal quale si differenzia perché al posto delle 4 fasce, ne ha solo 2, quelle superiori, mentre al posto di quelle inferiori ci sono due anelli in cui vengono infilate le fasce superiori, facendo legature simili al mei tai. Si può portare sul davanti, sul fianco e sulla schiena.

Podeagi: è un’altra versione simile al mei tai e all’onbuhimo, ma ancora più “povero”: ha il pannello centrale e due sole fasce che vengono avvolte intorno al corpo del portatore e legate. E’ un supporto coreano che si può usare da quando il bambino sostiene da solo la testa.

Dopo questa piccola carrellata (mi spiace di non aver potuto mettere le foto, ma se cercate in rete troverete molte immagini!), aggiungo che ci sono molte donne in tutto il mondo che portano i propri bimbi anche con semplici parei, con pezzi di stoffa qualunque, che portano sulla schiena senza fare alcun nodo, cose che a noi sembrano fantascienza… Sarebbe bellissimo che noi mamme ci riappropriassimo di questa capacità, che sembra perduta… Io spero di imparare, un giorno, a portare con queste fantastiche fasce molto casalinghe! 🙂

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6 commenti su “Diversi tipi di fascia portabebè
  1. Mamma Giulia ha detto:

    Ciao… Quando il mio bambino era più piccolo ho comprato la fascia lunga rigida. All’inizio è stato un po’ difficile capire come annodarla al meglio, per fare star comodo il bambino, ma dopo un po’ di pratica, sono diventata esperta. Devo dire che è molto comodo, la preferisco ai soliti marsupi e la consiglierei anche alle altre mamme. Ciao a tutte!

    • Lucia ha detto:

      Sì hai ragione Giulia, all’inizio a volte sembra complicato e ci vuole un po’ di allenamento, ma neanche poi così tanto! E la cosa più bella è vedere e sentire come siamo comode sia noi che i nostri piccoli!

  2. Manuela Tomassetti ha detto:

    Ciao! E’ molto bello che ci sia interesse per questo bellissimo mondo del portare. I bambini hanno bisogno di prossimità e avere un supporto che possa garantire contatto e sicurezza in piena fisiologia è importante e di grande aiuto per piccoli e grandi. Leggendo quello che hai scritto ho trovato delle inesattezze e siccome sono una consulente e mi occupo di questo da anni, mi farebbe piacere poterti aiutare a correggere dove serve per dare le giuste informazioni a chi si avvicina a questa pratica bellissima. Spero che il mio intervento non ti sembri invadente, ma credo che anche per te sia importante fornire informazioni corrette per aiutare le persone a fare scelte consapevoli e informate.

    • Lucia ha detto:

      Ciao Manuela, sono tutta orecchi, se puoi correggi pure l’articolo qui nei commenti, può essere di aiuto per tutte le mamme che leggono!

      • Manuela Tomassetti ha detto:

        Ok lo faccio volentieri.
        Non vorrei essere prolissa quindi cerco di sintetizzare in pochi punti essenziali. Poi se vuoi mi puoi fare domande.
        1) la fascia rigida ha diverse lunghezze e la corporatura di chi porta determina la scelta della lunghezza adatta. Alcune hanno anche fase di misure diverse per le diverse esigenze.
        2) le legature fisiologiche che rispettano la postura naturale del bambino sono molte ma il bambino è sempre verticale, riproduce la posizione in utero e man mano che cresce sembra sempre più seduto. MAI a culla e MAI fronte mondo se vogliamo evitare danni e pericoli.
        3) Ring sling, pouches, mei tai sono strumenti che non si dovrebbero mai utilizzare prima che il bambino raggiunga la competenza nel controllare la testa e i suoi movimenti.
        4) Portare dietro con la ring sling è decisamente sconsigliato. E’ uno strumento specifico per il fianco, anche se molti lo usano anche per portare avanti.
        5) Le fasce e le ring necessitano di un tessuto a tramatura diagonale che non è semplice da trovare. La produzione fai da te rischia di essere proibitiva per i costi e incerta per la qualità dei materiali (ricordate che i bambini succhiano i tessuti e se non sappiamo da dove vengono e come sono colorati non è sicuro, le aziende invece fanno controlli continui).
        Avrei un milione di cose da scrivere ma non voglio prendere troppo spazio.-
        Sono a disposizione se ci sono domande da parte di chi legge. Grazie per l’apertura Lucia. 😉

        • Lucia ha detto:

          Grazie cara per le precisazioni. Questo aritcolo l’ho scritto 4 anni fa e nonostante portassi da 4 anni non sapevo molte cose che ho imparato in seguito. Ora le cose che hai scritto sono le cose che con l’associazione di cui faccio parte diciamo anche alle mamme, ma questo articolo come abbiamo già detto conteneva informazioni scorrette e fuorvianti, quindi ti ringrazio per avermi aiutata a correggere!

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