Andiamo sempre peggio!

Ho appena guardato, dopo averne sentito parlare per giorni, la prima puntata del programma “Real time –  Ostetriche. Quando nasce una mamma”, sponsorizzato dalla Chicco. In questo programma, tre ostetriche si occupano di altrettante famiglie con neonati. Nella prima puntata, sono una mamma di gemelli, una famiglia con una bimba di pochi giorni, e una famiglia con una seconda figlia di 3 settimane.

Il format mi ricorda molto le puntate della “Tata Lucia”, i contenuti anche, nonostante l’età dei bambini siano molto piccoli.  E anche i contenuti, sinceramente, soprattutto quelli trasmessi dall’ostetrica più anziana, che non perde occasione per prendere la bambina dalle mani dei genitori per trattarla come una bambola (dice anche esplicitamente che è come un bambolotto di gomma! E che non si deve fare troppa attenzione nel maneggiarla. Senza parole), per infilarle in bocca il ciuccio (la bambina ha solo 3 settimane, e la mamma allatta), per dire ai genitori che DEVE conoscere il no, non deve stare in braccio, e altre chicche del genere. Oltre a dimostrarare una grande ignoranza su aspetti molto importanti come allattamento e bisogno di contatto del bambino, proprio lei che dovrebbe essere un’operatrice, si dimostra anche molto antipatica su come si rapporta ai genitori, facendoli apparire inadeguati e dicendo proprio, quando parla dell’incontro avvenuto con i genitori, lontana da loro, che soprattutto il papà avrà molto bisogno dei suoi preziosi consigli. Non sapevo se ridere o piangere, ma veramente c’è da mettersi le mani nei capelli!

Le altre ostetriche forse sembrano un pochino meno antipatiche e interventiste, ma i messaggi del programma non cambiano. Per non parlare dell’immagine a fine puntata, del papà che dà un bel biberon di latte alla sua bambina, allattata al seno!Interferenze su interferenze, in un momento in cui bisognerebbe garantire alla mamma, al bambino e al papà di conoscersi meglio, di sintonizzarsi, di creare un’unità familiare, accompagnando senza dare ricette precostituite.

E’ chiaro a tutti che il programma è creato e sponsorizzato dalla Chicco, quindi è ovvio che la trasmissione sia nata per promuovere i prodotti Chicco, metterli in primo piano (ciuccio Chicco, biberon Chicco, garzine Chicco, bagnoschiuma Chicco, crema corpo Chicco, giochini Chicco e così via) e credo che sia stata una buona trovata pubblicitaria. Però mi provoca davvero tanta tristezza e tanta rabbia pensare che per i soldi, ancora una volta per i soldi, per arricchire chi usa una fetta del mercato molto sensibile e vulnerabile, le neo mamme, creando la necessità di bisogni che sono solo i propri (con lo scopo ovviamente di vendere sempre più) vengano messi in secondo piano i reali bisogni dei bambini, delle mamme e delle famiglie.

Queste famiglie che sono state scelte per il programma ignorano, forse, che l’assistenza di un’ostetrica veramente formata è del tutto diversa da quella presentata in questo programma. Per chi ha provato personalmente l’esperienza di essere seguita da ostetriche, che conoscono la fisiologia dell’allattamento, il bisogno di vicinanza del bambino, e il modo di stare accanto alle neo famiglie in questo momento così delicato, questa trasmissione è drammaticamente distante dalla realtà che dovrebbe essere.

Quindi vi dico mamme, non è questo che farebbe una “vera” ostetrica, e spero che smetteranno presto di diffondere queste false informazioni, perché non è così che si sta accanto a una famiglia appena formata.

 

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8 comments on “Andiamo sempre peggio!
  1. laura ha detto:

    conoscere il no??????????
    a tre settimane??????????
    …siamo nella follia.
    io sono d’accordo con te e odio sos tata, ti confesso che però l’idea anche scritta qui, di “personal trainer per mamme” non mi fa un effetto migliore..
    pur partendo da principi magari opposti oggi come oggi si tende troppo a istituzionalizzare tutto, io mi sento un pò un “ibrido”, odio tata lucia ma quello che sono supporti tra virgolette “artificiali”mi trovano d’accordo come bibero ciuccio quello che veramente mi infastidisce sono che sulle cose naturali ci sono complicazioni e studi di ogni genere…io scaraventerei fuori dalla finestra un’ostetrica della chicco ma ammetto che farei lo stesso se mi si presentasse una che cerca di convincermi a non usare un biberon…

    • Lucia ha detto:

      La differenza è semplicemente che un’ostetrica come dico io, o una consulente allattamento, non ti “convincerebbe” o non proverebbe a farlo, a non usare biberon, ma ti spiegherebbe le possibili conseguenze. A volte si fanno le cose senza pensarci, tipo “do’ il biberon e il ciuccio perché tutti fanno così”, mentre se ci si ferma a pensare a cosa vuol dire, in un senso o nell’altro, senza imporre nulla, ogni mamma trova la sua strada. La consapevolezza è la chiave di tutto! 😉

      • laura ha detto:

        rimane il fatto che chiunque “spiega” le possibili conseguenze secondo il mio parere complica dove cé poco da complicare…se faccio una scelta e sto nei limiti del buon senso credo che tutte queste figure siano superflue secondo me
        superflue se pur agli antipodi in un certo senso l’una dell’altra
        perché anche tate della chicco e ostetriche secondo loro spiegano le “possibili conseguenze”
        loro ti dicono: insegnagli il no, se no ci sono le conseguenze bla bla bla certo che vogliono anche loro spiegarti le conseguenze, certo secondo il loro parere personale…o impongono, o spiegano le conseguenze io credo che sempre cavolate dicono!

        • Lucia ha detto:

          Ma appunto, non si può dare un giudizio personale, ci sono le evidenze scientifiche, e se un professionista parla per sentito dire o per pregiudizio non va mica bene! Se uno si informa trova fonti autorevoli, poi decide per sé. Se ho capito bene cosa vuoi dire, ho fatto un po’ fatica

          • laura ha detto:

            in certe cose non servono fonti autorevoli basta il cervello se una ti dice insegna il no a una bambina di pochi giorni secondo te sto li a cercare fonti autorevoli????
            secondo me il vai a quel paese (detto anche in un altro modo) basta e avanza
            ammetto che lo farei anche con chi sentenziasse su ciuccio come tragedia
            ma restando pure su questo argomento senza sconfinare
            trovando un’ostetrica esaurita della chicco per giudicare ripeto basta il cervello…e sapere che pubblicizza se stessa in tv! che autorevole certamente non é
            tutti son bravi a dire che sono fonti autorevoli…

  2. Sara ha detto:

    Ciao Lucia! Io per fortuna non ho la TV e conosco questi programmi perchè mia mamma e mia sorella li guardano e li usano per darmi consigli, per dirmi che sbaglio a usare troppo la fascia o ad allattare dopo i 12 mesi…
    Lidea che mi sono fatta è che, pubblicità a parte, questi programmi propongono un modello di genitorialità non naturale o istintivo (come cerco di fare io) ma adeguato alle esigenze della società contemporanea, in cui i genitori devono dormire e svegliarsi freschi per andare a lavorare ed essere efficienti in un contesto extra-familiare pur avendo bimbi molto piccoli! Ovvio che fin dai primi giorni, educare i bambini a consolarsi da soli, a non stare in braccio, a rassegnarsi al non-contatto, a censurare il pianto, ad essere nutriti da chiunque ecc…diventa una necessità.
    Una necessità che vedo ma non giustifico, naturalmente.
    Chicco forse vorrebbe far credere che essere genitori, con qualche gadget o strategia giusta, sia facile.
    Ma la verità è che non lo è per niente. Fisicamente, mentalmente…è una grande prova! Ma il contesto, lo stile di vita che abbiamo, non possono ammettere che la tecnologia o la consulenza di una presunta professionista non abbiano reso la vita di mamme e papà perfetta come una pubblicità o un film.
    Il fatto che un neonato desideri stare in braccio è vissuto come qualcosa di sbagliato, da correggere, non come una necessità. Il pianto di un bimbo per molti non esprime un qualche disagio da alleviare, ma una cosa “normale”, senza significato, che fa bene alla crescita dei polmoni.
    Pazzia…E ora che sto per diventare nuovamente mamma, in fondo ho più paura di prima per quello contro cui dovrò scontrarmi!

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