Ciao Sara, ci racconti come mai hai pensato di iniziare a lavorare in questo settore? E come ti sei formata?
La scelta di specializzarmi è arrivata quando sono diventata mamma, anzi poco prima! Nei nove mesi di attesa il mio lavoro è andato scemando da solo, ad agosto c’è stata la pausa estiva e a settembre ho ripreso solo con una palestra che distava da casa 30 Km ma che mi teneva occupata per sole due mattine a settimana. Sentivo la necessità di rallentare, e non era solo una questione fisica, sentivo che dovevo rallentare il ritmo per meglio sintonizzarmi sulla mia bambina che si stava preparando a nascere. Il 4 di novembre ho salutato le mie allieve promettendo loro che sarei tornata per marzo per terminare la stagione con loro in vista dell’estate. Il 4 dicembre ho partorito Alice e a marzo….. bhè, a marzo ero nel caos più totale! I momenti in cui allattavo Alice (ed erano davvero tanti) io mi sdraiavo accanto a lei e spesso mi trovavo a pensare. Insomma riuscivo a fermare il mio corpo ma non la mia mente! Così ho iniziato a leggere mentre lei ciucciava beata sdraiata accanto a me, poi a studiare i tanti argomenti che nella frenesia del mio lavoro non ero mai riuscita ad approfondire.
La verità comunque è che nessun corso pre parto e nessun libro ti prepara davvero a ciò che sarà il menage familiare a tre. Per carità non per tutte sarà lo stesso, ma per una dinamica come me, sempre fuori casa, occupata solo da se stessa (diciamo la verità) non riuscire a vestirsi nemmeno per mezzogiorno ed essere sempre a “disposizione” giorno e notte di un esserino urlante, è stato decisamente un bel cambiamento, ma anche questa è stata una scelta ovviamente.
Mi sono domandata come mai le donne in questo momento così bello ma anche così complicato della loro vita fossero così lasciate sole, e anzi, spesso criticate se decidono di allattare a lungo i loro piccoli, se decidono di rispondere in modo sollecito alle loro richieste, se decidono di praticare il co-sleeping e ancora di portare i loro bambini invece di usare quegli odiosi passeggini (io con il mio c’ho sempre litigato!), ma soprattutto, se decidono che al posto del rientro al lavoro, vale la pena passare con i propri cuccioli almeno il primo anno di età, senza delegare ad altri il loro accudimento.
Non sono una psicologa o un medico, né un’ostetrica né una doula, ma ho pensato, sono un’istruttrice fitness che può occuparsi delle mamme insegnando loro che il benessere fisico passa assolutamente anche da quello mentale, e che la loro preoccupazione di riprendere la giusta forma fisica dopo il parto è lecita, ma perchè sia veramente efficace và inserita correttamente nel nuovo contesto che si trovano a vivere. Quello di mamma!
Le affianco con Fitness e Wellness studiato appositamente per loro. Mi sono documentata con molte letture che riguardavano i vari aspetti dell’essere mamma, ho aggiunto argomenti come yoga e respirazione che erano argomenti su cui già lavoravo quando facevo le mie lezioni nelle palestre ma mai approfonditi davvero; poi ho rispolverato tutti i miei vecchi appunti e ho costruito un programma che potesse adattarsi ad ogni singola mamma, secondo le proprie esigenze personali. Nei miei incontri mi sono anche resa conto che l’argomento allattamento era, si importante ma anche pieno di dubbi, pregiudizi, falsi miti. Volevo saperne di più, e ho studiato molto sull’argomento perchè Se richiesto, avrei saputo cosa dire e soprattutto come dirlo. Uno stato d’animo infatti, che ho riscontrato prevalere una volta diventate mamme, è il senso di inadeguatezza, eplicita e non; questo stato d’animo è di intralcio per il recupero fisico delle neo-mamme. Un altro argomento che ho approfondito molto è l’alimentazione. Alimentazione a tutto tondo, mangiare non solo come forma di “riempi-stomaco” ma mangiare e “sentire” cosa si mangia, esserne veramente Consapevoli. Anche questi approfondimenti sono venuti fuori grazie ad Alice. Con l’inizio del suo svezzamento l’argomento mi ha interessato sempre di più. Il biologico non come forma di “moda” come pensano in molti, ma amore per la terra, per i suoi frutti, perchè nell’atto di mangiare noi ci cibiamo non solo di ciò che è fisicamente nel nostro piatto ma anche di ciò che lo ha portato fino a noi. Quante, troppe, proteine di origine animale arrivano sulla nostra tavola, e com’è semplice e salutare sostituirle con proteine di origine vegetale. E molte clienti, attente a questo argomento, grazie al loro nuovo ruolo di mamme, ne sono sempre più consapevoli.
Le schede di allenamento che studio per loro sono costruite in base a quella che è la loro disponibilità di tempo ed economica; questo dà loro la possibilità di seguire comunque i miei programmi senza esserne precluse.
Questa attività ti soddisfa? Cosa ti piace di più?
Questa scelta mi dà molta soddisfazione perchè riesco a gestire ogni singola cliente come meglio credo. Dedico loro il tempo giusto. Non a caso il primo incontro di circa un’ora, è gratuito, proprio per Ascoltare le loro necessità e capire anche tra le righe ciò di cui hanno bisogno. Questo lavorando in una palestra è praticamente impossibile da attuare, anzi, i gestori ti invitano a non “legare” troppo con le clienti. Vantaggio ancora più grosso, posso seguire la mia bambina nella scoperta del mondo senza costrizioni di orari. La scelta mia e del mio compagno, sin da subito infatti, è stata di dare la priorità a lei ma anche alla nostra famiglia tutta, rispettando i suoi orari e i suoi ritmi. Secondo noi infatti i ritmi vorticosi degli adulti non si confanno a quelli di un bambino piccolo; come dire, hanno bisogno di suoni non di rumori!
Ma anche per le neo-mamme è così, almeno la maggior parte. Quelle che riescono ad Ascoltarsi sono quelle che ottengono i migliori risultati e sono soddisfatte della loro fisicità; insieme al singolo esercizio lavoriamo anche sulla respirazione, la consapevolezza del passaggio dell’aria all’interno del corpo e la “usiamo” per meglio potenziare la nostra prestazione fisica. Tutto è collegato e pensare che non sia così è da sciocchi. Altro fattore molto importante che vado a stimolare con questo tipo di lavoro è la costanza. Una volta che si entra in un certo tipo di lavoro, di conoscenza e consapevolezza non si può tornare indietro. Allora a piccoli passi si cambia un po’ il nostro quotidiano ed è in questo modo che facciamo il salto di qualità. Andare a correre da marzo a giugno non serve a niente, né serve fare diete feree per un dato periodo di tempo. Se non si Capisce nel profondo perchè troviamo soddisfazione nel cibo che non ci fa bene e perchè non ci piacciamo proprio quando è il momento di scoprirsi dai vestiti, i nostri sforzi saranno vani.
Con le mamme è ancora più semplice lavorare in questo modo perchè si trovano in una fase della loro vita di grande cambiamento e hanno Veri orecchi per Ascoltare ed Ascoltarsi, le donne poi diciamocelo sono anche più elastiche, più pronte ai cambiamenti…
Chi sono le tue clienti-tipo? Come arrivano a te?
Le clienti arrivano per passa parola tramite biglietti da visita lasciati ad amiche, tramite il mio sito internet (www.personaltrainerpermamme.weebly.com) e la rivista Terra Nuova (per ora l’unica che ho usato per farmi pubblicità). Di me si parla anche nel libro di Giulia Settimo “M’invento un lavoro…” ed. Red.
La creazione del sito per me è stata molto importante e anche molto impegantiva; Internet è stato l’inizio perchè grazie al web ho scoperto numerosi blog di mamme e mi sono resa conto che non ero l’unica a pensare che stare con i propri bambini, Esserci, fosse importante, ho scoperto un mondo di donne che una volta diventate mamme si sono completamente reinventate una vita e una nuova attività lavorativa proprio grazie ai loro blog e ai loro shop on line. Le donne sono davvero una forza e sanno cambiare e adattarsi alle varie necessità in modo sorprendente. Ovviamente avere al proprio fianco un compagno che ti sostiene e che crede in ciò che fai, ma anche che si occupa delle cose pratiche della casa aiuta moltissimo. Io in questo sono stata fortunata.
Ho lavorato molto sullo studio, sul metodo, sul sito (per me molto importante perchè spero renda l’idea di quello che è il mio lavoro) approfondendo quegli argomenti che reputavo importanti.
Il mio prossimo progetto è quello di riuscire a creare dei piccoli gruppi di lavoro con mamme e cuccioli (o anche senza), in cui le clienti lavorano insieme ed insieme interagiscono e si scambiano informazioni. Il tutto magari accompagnato da una consulenza sull’allattamento o sul post parto in generale (come cambia il corpo di una donna) tenuta da esperte del settore. Quello che ho riscontrato infatti è molta solitudine delle mamme nel post parto accompagnato da pochissime e giuste informazioni. Il numero delle parteciapanti varia in base all’età del cucciolo e quest’ultima influenza la costruzione delle diverse lezioni.
Grazie Sara per averci raccontato di te, e in bocca al lupo per la tua attività!!
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