I bisogni delle mamme

Si parla molto dei bisogni dei neonati, dei nostri bambini anche più grandi, e anche se secondo me non se ne parla mai abbastanza (spesso si sente ancora dire che i bambini “prendono il vizio”, ecc…, quando invece sono esigenze e bisogni), credo che si parli ancora meno dei bisogni delle mamme, ma dei veri bisogni… Non del bisogno di “libertà”, di andare dal parrucchiere, di uscire con le amiche quando i figli sono ancora piccoli, non di tornare al lavoro separandosi precocemente dai propri piccoli… perché secondo me questi non sono i veri bisogni delle mamme. Queste sono necessità create dalla nostra società, dalla società del distacco, che vorrebbe neonati indipendenti dai primi mesi di vita, mamme pronte a tornare al lavoro dopo pochissimo tempo, e asili nidi pieni di bimbi che avrebbero bisogno solo di stare insieme alla propria mamma…

I veri bisogni delle mamme sono quelli che non riconosce mai nessuno… Ad esempio, il bisogno di essere riconosciuta come madre competente e affidabile, che prima di tutti gli altri SA se il proprio figlio sta bene… Sembra che nonni amici e pediatri, e anche il postino magari, sappiano benissimo di cosa ha bisogno il bambino, e non si fanno problemi a ricordare alla madre che sta sbagliando, magari perché allatta “ancora” il suo bimbo di 4 mesi, o perché lo fa dormire nel lettone, o perché lo porta in fascia… Perché le mamme vengono viste sempre come sprovvedute? Se si riconoscesse ad ogni mamma il suo grande sesto senso, la sua capacità di sintonia col bambino, e il suo sapere di cosa ha bisogno il proprio piccolo, credo che la fiducia in se stesse aumenterebbe, e ciò farebbe diminuire la depressione post partum, e anche tanti altri piccoli disturbi di cui non si parla mai… Perché le mamme hanno bisogno di essere riconosciute come tali, invece spesso accade che chiunque sembri più competente, e il grande potere delle mamme si perde…

Le mamme hanno bisogno di sentirsi protette, specialmente dal compagno o marito, e che venga protetta la diade madre-bambino. Nel primo periodo dopo il parto, la mamma è totalmente assorbita dal suo piccolo, dal suo nuovo compito di madre, e rimane davvero poco tempo per pensare al resto, per occuparsi, soprattutto emotivamente, di chiunque altro… Il compagno spesso si sente messo da parte, rimane “geloso” di questa relazione unica e indissolubile che la compagna ha con il nuovo nato… ma in realtà la mamma avrebbe bisogno di sentirsi protetta da lui, in modo da poter dare al piccolo tutta l’attenzione di cui necessita; protetta dal mondo esterno, che come abbiamo visto prima spesso va a minare le certezze delle mamme e rende loro più arduo il compito; e protetta nel senso di accolta in una nuova dimensione in cui la sua relazione con il bambino è il fulcro della nuova famiglia che si è creata. Questa esigenza si evolve con la crescita del bambino, e piano piano la mamma ritorna, almeno in parte, ad avere energie anche per il resto del mondo, anche se non potrà mai essere come prima.

Un altro bisogno poco ricnosciuto delle mamme è quello di poter scegliere se e quando tornare al lavoro, perché non tutte si sentono pronte dopo pochi mesi a lasciare il proprio bimbo alle cure di tate nonni o asili nido… sarebbe bello se anche nel nostro Paese ci fossero delle leggi a tutela di mamme e bambini. In questa età dei bambini così delicata, il periodo dei primi 3 anni, l’ideale sarebbe che la mamma potesse stare col proprio piccolo, senza dover pensare al lavoro, ma dedicandosi al compito più importante del mondo: crescere un piccolo essere umano, non delegando ad altri questa funzione fondamentale.

Infine, anche se forse la lista dei bisogni sarebbe molto più lunga, voglio ricordare il bisogno di trovare sostegno per le difficoltà legate alla genitorialità, a partire dal sostegno all’allattamento (che sia vero sostegno all’allattamento, non che porti al latte artificiale), per arrivare al confronto con altre mamme sulle difficoltà legate alla gestione di un bambino piccolo e a tutto ciò che comporta (diversi modi e tempi per dormire, di vivere la quotidianità…), alla nuova vita familiare che si crea, alla crescita naturale di un bambino… Questo negli ultimi anni si sta riscoprendo, nascono molti gruppi di mamme che si riuniscono, per sopperire alla mancanza di questo sostegno dalla rete familiare e non solo. Speriamo che in futuro ogni mamma possa contare sull’appoggio di altre mamme che sanno cosa significa essere madri in questo tempo e luogo!

Sicuramente questo discorso non finirebbe qui… se avete voglia, scrivete nei commenti ciò che pensate e cosa manca secondo voi, ma io penso che se queste condizioni fossero rispettate, la nostra vita di mamme sarebbe molto più facile, non credete anche voi? 🙂

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Postato in Essere genitori
6 comments on “I bisogni delle mamme
  1. sara ha detto:

    la nostra società invita, purtroppo, ad omologarsi, ad essere quelle che il mercato si aspetta: belle, lavoratrici, efficienti, consumatrici, organizzate ecc…gli unici bisogni delle mamme riconosciuti sono il biberon, il tiralatte, l’asilo e tutto ciò che fa girare il denaro!
    condivido con te ciò che hai scritto, specialmente in merito al SOSTEGNO…peccato che ci siano poche persone capaci di dare buoni consigli alle mamme…

    • Lucia ha detto:

      Hai ragione Sara, poche persone possono dare consigli utili alle mamme, ma tutti invece credono di poterlo fare e non si risparmiano! Forse non sarebbe male se i consigli fossero pochi, la cosa peggiore è che sono tanti e la maggior parte non aiuta affatto!

  2. Sara ha detto:

    Sono daccordo con te Lucia! Di tante mamme che incontro nel periodo post-parto poche si sentono veramente Serene nel loro nuovo ruolo di mamma.
    Credo però una cosa, basandomi anche sulla mia esperienza personale, un aiuto Veramente Importante e concreto è quello che arriva dal proprio compagno/marito. E’ con lui infatti che dobbiamo condividere le decisioni importanti e le scelte, come ad esempio l’allattamento prolungato e il sonno condiviso, perchè è con lui che abbiamo deciso di formare una famiglia.
    Tutto il resto del mondo è fuori e lì deve restare.
    Ho capito che molti parenti/amici/conoscenti criticano solo perchè loro hanno fatto diversamente da noi ed accettare il nostro modo di fare significherebbe Mettere in Discussione il loro modo di fare.
    E diciamocelo, non tutti hanno la capacità di mettersi in discussione e rivedere le decisioni prese a suo tempo.
    La differenza la facciamo noi, con il nostro modo di reagire ai loro discorsi e il nostro modo di fare all’interno del nostro nucleo familiare.
    Forza mamme!!

    • Lucia ha detto:

      Sono d’accordo anche io Sara, i nostri compagni, nonché padri dei nostri bambini, sono essenziali nell’aiutarci nelle scelte che dobbiamo compiere ogni giorno quando siamo genitori… Spesso però accade che si debba “discutere” anche con loro per poter garantire ai nostri piccoli il giusto contatto con la mamma… A volte dal confronto si esce più forti, a volte ci si allontana un po’, ma credo che sia fondamentale che le mamme provino con tutte le loro forze a difendere la propria genitorialità ad alto contatto!

  3. Irene ha detto:

    Carissima Lucia, ti leggo da molto ed è stata proprio la lettura di blog comei tuoi a far nascere la voglia in me e in un gruppo di mamme amiche, di creare a nostra volta un blog per le mamme della nostra città. Siamo in completa sintonia e questo articolo lo riconferma per l’ennesima volta. Presto verrà postato un articolo con un elenco di “siti consigliati” e non potremo fare a meno di mettere il tuo. Gradiremmo molto un tuo feedback e ti invito a visitare il nostro blog: mantovamammebimbi.blogspot.it
    In particolare, un paio di miei articoli indicati con l’etichetta ” cultura del rispetto” assomigliano molto al tuo… Grazie per l’ispirazione che ci hai dato!

    • Lucia ha detto:

      Grazie Irene! Davvero! Quando ricevo questi messaggi non posso che essere felice di aver portato avanti questo mio piccolo progetto, e anche speranzosa per altri progetti che mi piacerebbe realizzare! Andrò a leggere il vostro blog molto volentieri, ti ringrazio per avermelo segnalato! Un abbraccio e buon lavoro! 🙂

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