La storia di Silvia e Leonardo

Quello che sicuramente ha avuto una “cattiva” influenza sul mio parto e’ stata la presunzione di pensare che la mia soglia del dolore fosse alta. Dopo qualche giorno di perdite mucose striate, dolorini simil pre mestruazione alle 17.30 delle 40+3 decido di chiamare mio marito per andare in ospedale a capire se quei lievi dolori non fossero in realtà vere e proprie contrazioni che io sottovalutavo data la mia alta sopportazione del dolore. Alle 19 mi fanno monitoraggio e nessun indice di Travaglio, 1 cm di dilatazione e ci salutiamo con un: signora vada a casa che prima di domattina vedrà che non succede nulla. Vado a casa, ceno, mi faccio una doccia ma ormai ero tesa, sapevo che a breve avrei partorito e quei dolorini non accennavano a intensificarsi ma sopratutto non riuscivo a capire i fatitici 5 minuti tra uno e l’altro perché il dolore era abbastanza continuo in realtà. Alle 23 quindi aime tornò in ospedale (grossissimo errore).

Monitoraggio, 2 cm, “non la rimandiamo a casa tanto ormai e notte signora ma se ne stia in camera (dove c’era una ragazza con il suo cucciolo che dormivano beati) o in corridoio, alle 3 venga a bussare in sala parto che controlliamo la dilatazione”. Entro in camera, zitta zitta mi metto la camicia da notte e TAC, all’improvviso partono le contrazioni, ECCOLE, queste si che sono vere caspita, adesso mi è chiaro tutto! Peccato che manchino 3 ore alle famose ore 3 per bussare alla porta e le passo in corridoio con mio marito in silenzio seduta sulla punta di una seggiola, a volte mi alzo ma non trovo una posizione confortevole e il sipario intorno e’ orrendo!

Alle 3 precise sto così male che a quella porta bussa mio marito perché io devo subirmi i passanti del corridoio che mi intrattengono con chiacchiere da bar che non ho nessuna voglia di ascoltare ma non ho alternativa! Entro in sala parto, solo 3 cm!!!! O cavolo e’ il mio pensiero (non proprio in questi termini)! Signora si spogli, epidurale, non volevo farla ma lo ammetto, non riuscivo a gestire il dolore e non ero nemmeno informata dei rischi VERI ai tempi. Mi spoglio e l’anestesista si gela, “signora ma qui non posso fare nulla” “Come scusi???” Santo Santissimo tatuaggio su tutta la schiena!!!! Niente epidurale! Ammetto di aver chiesto a quel punto a mio marito di uccidermi, di farmi il cesareo, di aprire la finestra per buttarmi dal balcone!

A parte qualche minuto di panico mi “rassegno” subito e chiedo di entrare in acqua! No signora… Le abbiamo rotto le acque e sono sporche!!!! E porca miseria! Ok, avete una palla? Si eccola! Perfetto, trovo la mia posizione finalmente, nonostante la dose massiccia di ossitocina in vena non mi dia spazio di riposo tra le contrazioni! Arriva mia zia che mi aiuta a ossigenarmi con il controllo del respiro e va moooolto meglio ma adesso sento che devo spingere e sta albeggiando! Visita, 5 cm !!! O cavolo !!!! Il bambino signora e’ incanalato male per questo sente le spinte ma non deve spingere assolutamente e chiamano la ginecologa! Mi sdraia su un fianco (posizione per me dolorosissima) ma dopo pochi minuti in effetti il bambino si incanala bene e la dilatazione prende finalmente il via come di deve, adesso la cosa che mi disturba particolarmente e’ il monitoraggio attaccato alla mia pancia da ore e ore ( quel rumore mi rimarrà in testa mesi, tutto inutile visto che non c’è mai stato un segnale di calo ma solo un fastidioso eccesso di zelo).

Alle 9 sento le spinte, quelle vere, sento di voler spinger da in piedi e le ostetriche mi danno una specie di carrello per abbassarmi in spinta e poi rialzarmi! Ma quello non è il movento che mi sento di fare e mi stanca troppo fare quei piegamenti quindi dopo mezz’ora mi mettono sul lettino! Un’altra ora e mezza, una kristeller scampata per un pelo e Leonardo nasce, ho solo sentito il suo corpo scivolare fuori dal mio e l’ho visto una frazione di secondo mentre lo portavano via! Aveva gli occhi e la bocca aperta ma me lo portavano via! Intanto mi scovolavano mentre io chiedevo piangendo il mio bambino, mi dicevano che era tutto ok ma la faccia di mio marito che vedeva tutto non era così rilassata!!! I 5 minuti più lunghi della mia vita! Dicono abbia ingoiato liquido. Nessuna lacerazione, nessun ittero, allattamento perfetto da subito.

Non mi posso lamentare teoricamente ma adesso sono di nuovo incinta e Francesco nascerà a casa o, se in ospedale, con un dettagliato piano del parto! Poteva essere un parto bellissimo, invece è stata una nascita traumatica e innaturale per me e per il mio bambino.

Ti è piaciuto questo articolo? Condivilo!
Postato in Storie di mamme
2 comments on “La storia di Silvia e Leonardo
  1. Ylenia ha detto:

    Cara Silvia ti capisco e la tua storia mi ha ricordato tanto la mia..
    Primo figlio nato in ospedale con travaglio in corridoio ma…. ora ti scrivo con la mia cucciola di otto mesi… nata in casa! Un’esperienza fantastica dolce e rassicurante! Un abbraccio
    Ylenia

  2. elena ha detto:

    ti capisco anch’io, Silvia….
    il mio errore col primo figlio è stato correre in ospedale credendo di aver rotto le acque (era molto probabilmente il tappo mucoso) solo perchè l’ospedale distava 40 minuti…..come se il primo figlio nascesse in modo precipitoso…….e, comunque, se anche fosse stato, lo potevo fare in autostrada!
    arrivata là, siccome ero di 40+4 (uhhhh….chissà mai…) e siccome il liquido, a sentir loro, era calato (come??? non avevo rotto le acque e il giorno prima il liquido era tanto) mi hanno proposto il travaglio indotto.
    Io, impaziente di conoscere il mio bimbo, stupidamente e felicemente ho firmato.
    Maledetta me.
    Ettore non era pronto.
    2 induzioni e il travaglio è partito con utero ipercinetico (contrazioni subito una di fila all’altra, con meno di un minuto di pausa e dilatazione assente) il mio corpo. il mio bimbo non erano pronti.
    Epidurale.
    Dilatazione da 4 a 10 in 45 minuti dal relax….ok….ma non è fisiologico.
    Ho chiesto di non farmi ancora anestesia, volevo collaborare, sentire le spinte….ma nonostante non mi abbiano fatto un altra dose io non le sentivo. Spingevo a comando, di gola, di faccia, di schifo!
    Dopo 2 ore di spinte arriva il ginecologo che mi massacra con una Kristeller di gomiti (pancia dolorante x giorni) perchè il mio povero bimbo era lassù!!! incredulo di dover uscire! mi vien da piangere a pensarci………… che trauma x lui..
    Quando esce l’ostetrica cambia espressione, taglia al volo il cordone, amico del mio bimbo che era blu, inerme……e corre via portandolo con sè e urlando “Chiamate il neonatologo!!!”
    Mio marito sbianca.
    Io non voglio crederci
    Dopo mezz’ora, finalmente, Ettore sta bene!!!!!! era nato con Apgar 5 (accidenti al travaglio indotto, più epidurale, quando lui sarebbe rimasto lì ancora giorni!!!) volevano fargli bagno e vestirlo ma mio marito ha la risposta più saggia della sua vita, per la quale non smetterò MAI di ringraziarlo:”No, portatelo a sua mamma così come l’ha fatto”
    E arriva, dopo quasi ormai 2 ore, arriva il MIO BIMBO.
    Piangeva.
    E io non riuscivo a piangere.
    Gli dicevo abbracciandolo “Sono la mamma, amore………..”
    Secondo bimbo 3 anni dopo: altro ospedale, mia preparazione assidua al parto attivo, niente interventismi, posizione a chinino tutto il tempo …..e Zeno è nato, in 2 ore e mezza, bello come il sole, vichingo biondo e robusto, subito tra le braccia della sua mamme e del suo papà che ha cantato per lui la canzoncina che il fratello gli cantava attraverso la pancia…….
    E ora………Scheggia…….che fra 3 mesi arriverà………. la mamma spera di partorire in acqua, siccome ora all’ospedale dove ha dato alla luce Zeno si può……. la mamma è serena, consapevole, ha iniziato un meraviglioso percorso di “vocoanalgesia in travaglio” con un’insegnante di canto….
    Sarà una nascita dolce.
    piena d’amore…. come questa gravidanza, che vissuta con 2 fratelloni che coccolano il pancione è splendida…
    Elena

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*