Le spinte del periodo espulsivo

Un breve post in risposta ad una domanda fattami da una lettrice… Come commento mi sembrava troppo lungo!
La fase espulsiva… Non so quanto meglio potrò descriverla rispetto a quanto ho scritto nel racconto della nascita di Maia, non è facile, ma ci provo… Allora, lo sforzo fisico è davvero grande, ma è diverso da altri sforzi fisici, semplicemente perché, mentre spostare un mobile richiede concentrazione e volontà di tenere su il mobile, cioè il cervello comanda il braccio e gli dice forza resisti, alza, abbassa, tieni duro… e cose così, nella fase espulsiva, se nessuno ti comanda cosa fare (cosa auspicabile), il corpo fa da solo, e semplicemente non si può evitare di fare ciò che vuole… Le spinte sono un movimento e uno sforzo di tutto il corpo, che si può solo assecondare (o contrastare certo, ma non è consigliabile)… Se lo assecondi, tutto il tuo corpo è concentrato nello sforzo, ed è molto più semplice. Non sei tu che spingi, che ti sforzi (come vedi nei film, e come in tanti ospedali ti chiedono di fare, magari quando lo dicono loro…),  ma il tuo corpo viene scosso tutto da queste spinte che arrivano dall’interno, e che a tante mamme non fanno assolutamente male, come è stato per me. So che non è un bel paragone, ma è un po’ come quando vai di corpo e senti gli spasmi, non sei tu che spingi ma il tuo intestino… Si prova una grandissima sensazione di potenza, al massimo il dolore che si sente può essere di tensione oppure quando sta per spuntare la testa, lì si sente bruciare, ma non è il dolore delle spinte… Non ricordo più se l’ho scritto nel racconto, ma io non ho provato dolore, cioè un po’ sì, ma rispetto al primo parto è stato diversissimo… Le contrazioni facevano male, io le avevo di schiena ed erano abbastanza dolorose, ma la cosa che faceva più male (cosa che ho capito a posteriori, dopo questo secondo parto) era la paura. Anche se ho partorito a casa, comunque la prima volta non sai a cosa vai incontro, non sai come sarà, non sai quanto durerà, non sai se ce la farai… e quindi la paura ti fa sentire più dolore perché ti impedisce di rilassarti e di andare incontro all’esperienza che stai vivendo. Alla luce della mia prima esperienza, comunque molto positiva, sono arrivata a questo secondo parto molto più preparata “emotivamente” e molto più tranquilla, e anche se le contrazioni facevano un po’ male (ma le ricordo molto meno dolorose del primo parto), l’atteggiamento mentale era tutto diverso, ero davvero tranquillissima, mi sentivo drogata di ormoni forse! E quindi, non avendo assolutamente paura, mi sono lasciata molto più andare e questo ha aiutato, di sicuro. I ruggiti che mi uscivano erano proprio per la potenza che si sprigionava dal mio corpo, era l’aiuto della voce all’impegno enorme che metteva il mio corpo nella nascita della mia bambina… assolutamente non per il dolore!

E poi, alla fine, dopo lo sforzo e la fatica, ecco che sguscia fuori il tuo miracolo, il tuo piccolo, la creatura che hai custodito dentro di te per 9 mesi… ti dimentichi di tutto e ti innamori perdutamente di lui, e lì sì che sei totalmente drogata di ormoni!

Mamme care, vi ritrovate nelle mie parole?

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4 comments on “Le spinte del periodo espulsivo
  1. Ilaria ha detto:

    Completamente…hai descritto perfettamente quello che ho provato anche io, con la mia prima bimba Alice, nata in casa.
    Era solo un assecondare quello che il corpo faceva anche da solo, ( con il tuo aiuto naturalmente molto meglio)..
    grazie!

  2. Daria ha detto:

    Bel racconto che descrive molto bene anche il mio secondo parto di Elena a casa… unica differenza io vivevo per la prima volta il periodo espulsivo perchè sfortunatamente Alice era nata con taglio cesareo d’urgenza a fine travaglio… però devo dire che non ero assolutamente spaventata, mi sentivo sicura a casa mia e con le persone di cui più mi fido, il mio corpo ha lavorato benissimo grazie alla mente tranquilla che per quel giorno si è completamente dimenticata del primo cesareo!

  3. Chiarina ha detto:

    é esattamente quello che si prova sei riuscita a tradurlo in parole!!
    brava!!
    la sensazione di potenza come se tu potessi pure spostare una montagna ti riempie e ti appaga così tanto che non lo si capisce se non lo si prova…
    e i tuoi sensi sono tutti all’erta e pronti ad accogliere il miracolo che ti tieni dentro x 9 mesi…
    mamma come siamo fortunate a provare queste sensazioni!!

  4. Lucia ha detto:

    Bene, allora ci sono riuscita almeno un po’ 😉 Mamma mia ho già nostalgia di quei momenti!!!

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