6 comments on “Intervista ad A. … vbac riuscito!
  1. angela ha detto:

    Ciao vorrei raccontare la mia esperienza di VBAC non andato bene e finito purtroppo con tc d’urgenza per sfaldamento/rottura dell’utero. Anche io come tante altre ragazze credevo nel parto naturale vi erano tutti i presupposti la mia età 35 anni, la gravidanza andata bene e il fatto che il precedente cesareo era stato fatto per posizione podalica 5 anni fa!!! Ero contenta che l’ospedale mi avesse proposto di fare” il travaglio di prova ” ed ero riuscita anche a convincere la mia famiglia che invece premeva per il parto cesareo. Adesso col senno di poi devo ammettere che gli altri avevano ragione perchè il rischio di rottura dell’utero esiste concretamente ed io ne sono la prova!!
    Il parto era iniziato bene con la rottura del sacco a 39 sett +3! ero contenta ed era il primo segnale che la cosa si poteva fare perche le precesarizzate non possono essere stimolate quindi il parto deve iniziare da solo ed era quello che era successo a me! Dopo1 giorno e una notte di contrazioni (sopportabili) e una dilatazione di 5 cm mi portano in sala parto dove vengo monitorata e mi viene data ossitocina a dosi bassi (per precedente cesareo). Da li iniziano i dolori più forti tanto che mi propongono l’epidurale a cui io dico di Sì! Fatta l’epidurale sto bene non sento più le contrazioni ed ero contenta la dilazione aumentava e io non sentivo nulla potevo finalmente realizzare il sogno del parto naturale!!!!Dicevo che avevo paura della rottura dell’utero e i medici e le ostretiche presenti ridevano perchè il rischio è basso quasi inesistente! Invece ad un certo punto il dolore passa dalla schiena alla pancia e la bambina si agita molto , sembrava volesse girarsi e il battito comincia a scedere. I medici si guardano, mi visitano e subito in sala operatoria ! Ho avuto tanta paura avevo capito che il sogno era svanito e che la vita mia e della bimba erano a rischio mi sono spaventata tanto! Finita l’operazione mi sono ritrovata in camera con la bimba che per fortuna stava bene ma con flebo e tubi vari! Adesso dopo 3 settimane non mi sono ancora ripresa del tutto sia fisicamente e soprattutto psicologicamente .
    Lo rifarei? Lo consiglierei? NO! So che la rottura dell’utero non avviene sempre e che tante ragazze ci sono riuscite però io oggi non rischierei più. Cosa mi rimprovero? Di non aver cercato un ginecologo con il quale programmare un secondo cesareo . Di sicuro non avrei avuto lo stress psicologico che ho subito + il dolore fisico. Forse i medici che lo propongono dovrebbero essere in grado di valutare prima lo stato della precedente cicatrice cosa che , a quanto ne so, non si può fare o comunque con me non è stato fatto. Solo dopo i medici mi hanno detto che dipende anche dal tipo di sutura che è stata fatta nel precedente intervento! Forse se non lo puoi valutare sarebbe meglio non far provare!!!!
    Spero che la mia esperienza possa servire a chi ancora ha dei dubbi. A chi li ha dico solo : non considerate solo le statistiche considerate i casi concreti, sentite più esperienze e mettete in conto che il rischio esiste e quindi bisogna essere pronti a subire il cesareo!
    Per chi volesse contattarmi indirizzo polizzi75@

  2. Lucia ha detto:

    Cara Angela, innanzitutto mi spiace molto per quello che ti è successo, penso che sia davvero brutto prendere uno spavento del genere in un momento in cui si vorrebbe solo realizzare il desiderio di un parto naturale… ma per fortuna sei qui a raccontarlo. Ma vorrei comunque fare alcune osservazioni sulla tua esperienza, se me lo permetti… Prima di tutto, vorrei dire che effettivamente il rischio di rottura d’utero c’è, ma la percentuale è davvero minima (0,3-0,4%, cioè circa una donna su 200)… Certo, essere quella donna su 200 non è affatto bello, ma ci sono altre 199 donne che ce la fanno senza questo problema, quindi direi che non si può affermare che “gli altri avevano ragione”. A te è andata male, senz’altro, ma a tante altre donne va bene.
    Un’altra cosa: dici che eri contenta che il travaglio partisse da solo, perché non ci possono essere induzioni per le pre-cesarizzate… Beh, meno male! Sarebbe molto meglio se ce ne fossero molte di meno anche per le non pre-cesarizzate… e detta così sembra che il travaglio parta da solo in poche occasioni, mentre invece il travaglio parte SEMPRE da solo, quando si dà modo al bambino di seguire i suoi tempi, fosse anche a 42 settimane… ma questo purtroppo non avviene quasi mai, perché ci considerano “scadute” dopo un termine uguale per tutte, senza variabilità…
    Poi credo che l’epidurale, in tutto questo, non abbia aiutato, perché uno dei segnali di rottura d’utero è proprio il modificarsi del tipo di dolore (da alternato a pause di rilassamento, quello tipico delle contrazioni “normali”, diventa continuativo e non ci sono più pause), e avendo l’epidurale non ti potevi facilmente accorgere di questo cambiamento… e questo ha probabilmente ritardato l’accorgersi che qualcosa stava andando male. Comunque, sappi che per evitare danni al bambino c’è circa un quarto d’ora di tempo per intervenire dalla rottura d’utero… e per un tc d’urgenza impiegano molto meno!
    Questo per dire che tu sei stata sicuramente sfortunata, e ci credo che ora non ci riproveresti, lo spavento è ancora così recente! Ma i medici hanno fatto una grande cosa facendoti provare ad avere il tuo vbac, cosa non così comune.
    Programmare un secondo cesareo? Beh, non credo che sarebbe stato meglio per tuo figlio, se pensavi di fare un secondo cesareo, la cosa migliore sarebbe stata comunque aspettare l’avvio del travaglio, così almeno tuo figlio avrebbe deciso il momento giusto per venire al mondo, quello cioè in cui era pronto…
    Capisco anche che lo stress psicologico sia stato tanto, infatti nel nostro Paese non c’è molto la cultura del vbac, quindi cercare di convincere i parenti e i conoscenti di questa scelta spesso è faticoso e produce solo altra stanchezza… Invece dovrebbe essere una decisione solo della mamma e del papà!
    Parlando del tipo di sutura utilizzata, ti posso dire che solitamente l’incisione che viene fatta oggigiorno, quella sul segmento inferiore, e in orizzontale per capirci, ha un’incidenza molto bassa di rottura d’utero, perché viene fatta sulla parte dell’utero che si contrae di meno, e quindi che riceve meno sollecitazioni durante il travaglio e il parto.
    Insomma, sicuramente la tua esperienza è stata molto dura, ma ci tengo a ripetere che il vbac è spesso la scelta migliore che si può compiere, sia per se stesse che per il proprio bambino… Sì, è possibile che si debba andare incontro ad un secondo cesareo, ma se va tutto bene non sarà necessario!
    Un grande augurio di ripresa, sia fisica che mentale Angela!

  3. Daniela ha detto:

    cara Angela, vorrei sapere come hai fatto a trovare gli ospedali che fanno Vbac

  4. Daniela ha detto:

    cara Angela vorrei sapere come hai fatto a trovare gli ospedali che permettono di fare il Vbac

    • Lucia ha detto:

      Ciao Daniela, se vai negli ospedali della tua zona puoi porre direttamente questa domanda alle ostetriche presenti nei reparti maternità. Di dove sei?

  5. bea ha detto:

    Solo ora leggo il racconto di Angela.
    Ma caspiterina con ossitocina in vena ed epidurale i rischi salgono parecchio, un vbac dovrebbe essere naturale per essere sicuro, come e più di altri parti (l’utero a volte si rompe anche senza TC pregresso, e anche qui gli interventi farmacologici e le manovre ostetriche alzano paurosamente i tassi).
    Fanno casino e poi spargono terrorismo ed ignoranza per passarla liscia…
    Mi spiace Angela, comunque sei una vittima della medicalizzazione, non del vbac.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*