Se il secondo parto avverrà in casa, ci si deve preparare all’eventualità che il primogenito assista al parto. Voi come vi sentite all’idea? Vi farebbe piacere, vi porterebbe turbamento? Il vostro bimbo grande è ancora troppo piccolo secondo voi? Molto spesso l’idea che un bambino sia presente al parto della madre suscita scalpore, ma credo che questo dipenda dal fatto che nella nostra cultura, il parto viene visto come qualcosa di estremamente pericoloso, un evento ricco di colpi di scena, di sangue, di urla, di sconvolgimento in negativo… Ma i parti fisiologici non sono come quelli che vediamo sugli schermi, non siamo a E.R.! Le emergenze ci sono, ma se un parto non viene disturbato, come di solito accade partorendo a casa, la situazione si presenta molto più tranquilla…
Dal punto di vista pratico, bisogna solo organizzarsi in modo che ci sia la possibilità, per il bambino, di scegliere se assistere o no. Che capiti di giorno o di notte, deve essere presente una persona di fiducia, che il bambino conosce, con cui possa stare mentre la mamma è impegnata in travaglio. Che possa uscire con lui, se vuole, o che stia a giocare anche in casa, a seconda dei desideri del bambino. Io credo che sia giusto far scegliere a lui, perché anche se è difficile crederlo, i nostri bimbi hanno chiarissimo in mente cosa hanno voglia di vedere e cosa no, sentono perfettamente se ciò che sta succedendo li incuriosisce o se per loro è “troppo”, e decideranno di conseguenza… Tanti bimbi che solitamente dormono tutta la notte, la notte del parto “stranamente” si svegliano giusto in tempo per vedere il proprio fratellino che nasce, anche se il travaglio si svolge in modo tranquillo e silenzioso… Altri che si svegliano frequentemente, invece, quella notte fanno tutta una tirata… e non è un caso! Non erano pronti ad assistere alla nascita del fratellino… E così anche di giorno, è bene lasciare i nostri bimbi liberi di fare la loro scelta. Se decideranno di non assistere, anche senza verbalizzarlo, sarà chiaro, e potranno incontrare il nuovo venuto subito dopo, con calma… Se decideranno di assistere, invece, è bene che possano chiedere cosa sta accadendo, se lo desiderano… I bimbi, specie se piccoli, sono ancora molto vicini all’esperienza della nascita, perché ci sono passati da poco. Se la loro nascita è stata traumatica per qualche verso, assistere alla nascita del fratellino in casa potrà essere una sorta di risarcimento anche per loro, un dono per tutta la famiglia, oltre che per madre e bambino.
Se pensate che il vostro piccolo possa spaventarsi di fronte alla propria mamma che vocalizza, che urla, che piange o che si sforza per spingere, sappiate che quando un parto avviene in casa, raramente ci sono urla da far spaventare, o scene troppo concitate… Un parto che procede senza essere affrettato, seguendo i ritmi di mamma e bambino, procede in modo molto tranquillo, ci sono pause, chiacchiere, sorrisi e massaggi, niente di spaventoso… ed è un’esperienza estremamente arricchente per tutti.
Alcune mamme potrebbero comunque sentirsi a disagio, vedendo il proprio figlio maggiore presente all’evento del parto. Solo voi potete sapere se questo pensiero vi provoca disagio, turbamento, e in caso affermativo, credo che la cosa migliore sia pensare alla tranquillità della mamma, che in quel momento è la protagonista della nascita. In questo caso, far allontanare il bambino è la cosa migliore, per garantire alla mamma la serenità necessaria ad affrontare il travaglio e il parto.
Insomma, lasciar decidere ai nostri bimbi è possibile, se noi non ci sentiamo a disagio, fidiamoci dei nostri bimbi e organizziamoci in modo che possano avere anche il modo di cambiare idea all’ultimo momento! E noi pure!
Grazie molto utile, aspetto la seconda bimba, la prima è nata in casa e spero proprio di affrontare anche il secondo parto in casa, sto iniziando a pensare proprio alla gestione della prima figlia.. avresti da suggerirmi dei video di parti da poter iniziare a far vedere alla primogenita in modo da prepararla un pochino?
Leggevo nel post precedente che tu avevi fatto così..
grazie mille.
Ilaria
Cara Ilaria, sì ho fatto proprio così… La non saprei dirti in particolare che video guardavamo, erano quasi tutti di nascite in acqua, dovrei mettermi a cercarli, però se cerchi i video del movimento “Parto Humanizado” dell’Ecuador o anche solo home birth Ecuador trovi molti bei video… Guardali tu prima di farli vere alla tua bimba, scegli quelli più tranquilli, anche se son tutti tranquilli! Quanto ha la tua bimba?
Penso che molto dipenda dall’età del primogenito. Per quanto mi riguarda, sarei assolutamente contraria (avrei paura di future ripercussioni psicologiche). Purtroppo io ho sempre avuto un vero terrore del parto naturale e l’idea che un bambino possa assistere a tutto l’evento mi disturba un po’. Scusami!
Ciao Olivia, non devi mica scusarti, hai detto ciò che pensi e che probabilmente pensano in molti, ma vorrei farti riflettere su ciò che tu stessa hai scritto… Dici di avere sempre avuto il terrore del parto naturale… posso chiederti da dove ti arriva questa paura? Hai sentito racconti “dell’orrore” su parti naturali che in realtà naturali non sono? Ti assicuro che un vero parto naturale non ha nulla di spaventoso, e sono fermamente convinta che non ci siano ripercussioni psicologiche, se tutto viene vissuto con naturalezza e si lascia appunto la libertà al bambino di decidere se e come assistere… Suppongo che, visto che sei terrorizzata del parto naturale, non partoriresti neanche in casa… o sbaglio?
Probabilmente la mia paura arriva dalle descrizioni dei 2 parti di mia madre, che ricordava ancora a distanza di anni dolori e manovre varie… ma paradossalmente credo che mi farebbe meno “paura” un parto in casa piuttosto che in una struttura sanitaria. Istintivamente identifico l’ambiente dell’ospedale come qualcosa di freddo e ostile, dove le necessità individuali spesso non hanno ascolto. Non ho mai avuto esperienze negative in fatto di ricoveri e piccoli interventi, e per una serie di motivi ho avuto un parto cesareo (faccio coming out!) vissuto in un ambiente sereno e per mia fortuna molto confortevole. Però se penso a un parto naturale, non riesco a non associarlo al pensiero di doglie intollerabili, travagli lunghi giorni e notti, l’essere in balia di decisioni prese da altri. Il Il tuo blog è un bel posto per parlarne!
Ah ecco vedi? I parti di tua mamma sono stati operativi, e quindi non possiamo definirli naturali, ma al massimo vaginali, perché da lì sono nati, ma di naturale c’era solo l’uscita mi sa 🙁 Anche il dolore può diventare quasi insopportabile se non sei nell’ambiente giusto sai? E la paura fa tantissimo… Io ricordo più dolore per il primo parto, perché avevo paura di ciò che stava accandendo, nonostante fossi a casa un po’ di timore c’era, soprattutto alla fine… ma la seconda volta non ricordo dolore, perché non avevo assolutamente paura… certo fatica sì, ma sorridevo e parlavo alla mia bimba tra una contrazione e l’altra, quando entrava nel gìbagno a “controllare”… e mi sentivo benissimo… Sono lieta che il tuo cesareo non sia stato “traumatico”, ma da quanto dici mi sembra che un giorno potresi anche accarezzare l’idea di qualcosa di diverso… L’essere in balìa delle decisioni altrui spaventava anche me, e ho deciso di cambiare rotta, e sono rimasta a casa! Grazie per averci raccontato di te… Hai mai visto qualche video di parti naturali? Forse ti faresti un’idea diversa…
per il futuro chissà… sicuramente la condivisione di esperienze diverse è un grande aiuto. Grazie!
Ciao! Molto bello il tuo articolo, mi sono ritrovata esattamente in quello che racconti… Il mio terzo bimbo è nato in casa nel tardo pomeriggio, la sorella maggiore (4 anni) è sempre stata con me dall’inizio del travaglio, mi massaggiava la schiena e mi chiedeva con molta serenità come stavo, se mi faceva male, io le sorridevo e la rassicuravo tra una contrazione e l’altra, e non ha mai mostrato segni di disagio, finché è stata lei ad annunciare la nascita del fratellino, vedendone per prima la testa che usciva!
La seconda invece (2 anni), ha preferito rimanere a giocare con la nonna nell’altra stanza ed è venuta a vedere il fratellino appena è nato …
E’ proprio come dici tu, Lucia, se il parto viene vissuto con naturalezza (da parte di tutti i presenti), e si lascia ai fratelli più grandi la libertà di decidere se e come assistere, non è affatto un’esperienza traumatica. Certo, il bambino più grande percepisce che sta succedendo qualcosa di importante, di forte, ma non drammatico né spaventoso..
Penso soprattutto che in particolare per le figlie femmine possa anzi essere un’esperienza importante, che le aiuterà quando saranno loro a diventare madri, e arriveranno alla gravidanza e al parto con maggiore consapevolezza e serenità, e difficilmente si faranno condizionare da racconti o filmati di parto (tipo ER, appunto!) più o meno terrificanti, perché riusciranno a fidarsi di più di se stesse e del proprio corpo…
A proposito di video, ce n’è uno molto bello di Magali Dieux, che si può vedere sul suo sito: http://magalidieux.free.fr/page_naitre/video_naitre.html
…e tra meno di un mese nascerà il quarto (a distanza di 5 anni dal terzo), naturalmente in casa, gli altri tre non vedono l’ora e mi dicono che vogliono essere presenti, vogliono vederlo nascere … ma chissà … 🙂
Sabina, che bella esperienza che ci hai raccontato, grazie! Quel video lo conosco, lo avevo già visto, grazie per avercelo ricordato! Che bella la tua famiglia, ci credo che i tuoi bimbi non stanno più nella pelle e vogliono vedere il nuovo fratellino… La tua famiglia numerosa è ciò a cui vorrei arrivare anche io! Allora in bocca al lupo per il parto, e se poi vorrai aspettiamo il racconto! Se vuoi inviarmi anche il racconto della nascita del tuo terzo bimbo, sarò felice di pubblicarlo! Grazie e un abbraccio
Ma grazie a tutte per i suggerimenti…la mia prima ha 3 anni, 3 anni e mezzo a gennaio quando partorirò..credo proprio le lascerò la possibilità di scegliere dove vuole stare, anche se in realtà non vorrei nessun altro in casa oltre ad ostetriche e al mio compagno, che però spero possa assistere, almeno per la parte finale.
Il mio primo parto è stato molto bello, in casa, certo faticoso, ma un’esperienza magnifica, è normale però che adesso, con la seconda io abbia un pochino di paura?? con la prima ero molto più entusiasta e contenta di vivere l’esperienza, forse perchè c’è anche un po’ di inconsapevolezza..
ora se ci penso…di sicuro spero di farla in casa, non riesco a pensare ad un altro luogo dove posso partorire, però, allo stesso tempo…ho un pochino di tensione c’è…vorrei non arrivare al parto con l’agitazione, sono al sesto mese, grazie per questo bellissimo blog!
Cara Ilaria, grazie a te! Io credo che avere un po’ di paura sia normale, prima di qualsiasi parto, fosse anche il sesto dopo 5 andati benone… È la paura delle incognite, che ci sono sempre nella vita, e ancora di più negli eventi importanti come il parto… Posso dirti che secondo me è fisiologica, specie nel secondo trimestre quando le emozioni di sorpresa e stupore si affievoliscono, ma ancora non agiscono gli ormoni a tranquillizzare la mamma portandola in una dimensione tutta particolare, in vista della preparazione del nido… Forse parlare di queste tue paure con qualcuno che possa comprendere e ascoltare potrà aiutarti… Anche io a volte avevo momenti in cui dovevo affrontare delle paure che si affacciavano alla mente… Ma verso la fine mi sentivo molto più tranquilla, anche grazie alla mia ostetrica che mi faceva da specchio… Hai provato a parlarne con la tua ostetrica?
Ciao Lucia, a settembre è nata la mia seconda bambina in ospedale e la mia Emma è venuta con noi! Ha dormito un po’ e poi ha fatto qualche giretto in corridoio quando Mia era li li per arrivare perché non mi sentivo che lei vedesse una scena un po’ forte…è stato tutto molto naturale e non appena mi hanno appoggiato Mia sulla pancia(subito),Emma è stata con noi mezza addormentata ma eravamo tutti insieme! Il papà è stato molto bravo a dividersi tra noi e lei! Anche per Mia è stato tutto piuttosto veloce ma meno magico del parto di EMma…io credo che questo sia.stato dovuto alla mia inconsapevolezza durante la nascita di Emma…non avendo fatto il corso preparto non sapevo.cosa mi aspettasse! Con Mia invece avevo l esperienza di Emma che per quanto sia stato un super parto il dolore c’è stato! In ogni caso dopo due giorni ero ancora dell idea di avere il terzo e adesso vedremo quando e se arriverà!! Grazie per quello che scrivi che è molto utile per persone come me!! Ah…quando è nata Mia, Emma aveva 20 mesi!
si in effetti farò così..a dire la verità non ancora..ma lo farò presto..
per ora grazie di tutto e ti terrò aggiornata!
Bell’articolo come sempre… 😉 chissà se mi troverò mai in questa situazione, a volte penso di sì a volte credo proprio di no… innanzitutto chissà se partorirò in casa o meno, questa è una bella incognita! E poi… Diego non avrà neanche 2 anni, non so se vorrà assistere e se anche fosse non so se è il caso… temo possa essere traumatico per lui, è piccolo e poi è un bimbo molto sensibile. Adesso, a 19 mesi, ha una sua bambolina Adele (così chiameremo la sorellina) e ogni tanto la prende e dice “delllle” e gli diciamo di sì, che quella è la sua bambolina Adele e che anche nella pancia della mamma c’è Adele, una bimba piccola piccola, la sua sorellina e a volte quando gli chiedo chi c’è nella pancia della mamma dice “dellllle” e mi fa così tanta tenerezza! 🙂
Cara, scusa il ritardo! Per l’assistere o meno credo che sarà lui a decidere, anche solo dormendo di più o di meno del solito, o chiedendo esplicitamente di uscire o d rimanere, e io lascerei fare a lui! È per la bambolina, è davvero tenero!
Grazie Lucia per questo articolo! Mancano tre settimane al mio secondo parto che, se tutto procede bene, avverrà come il primo, in casa. La mia bimba ha due anni e due mesi e ho sempre pensato che avremmo deciso sul momento in base al mio e al suo sentire tenendoci aperte tutte le possibilità. Da qualche giorno ho però cominciato ad avere dei grandi dubbi e così ho fatto un giro in rete trovando questo sito. E mi ha fatto proprio bene! Continuo però a chiedermi se sarò in grado, in quello stato di trance (nel mio primo parato non ho rivolto la parola a nessuno n’è aperto gli occhi nemmeno una volta per tutta la dilatazione! Camminavo e camminavo ma ero in un altro mondo.), di accorgermi se per lei è troppo, se eventualmente decidere a metà travaglio che sia meglio che lei non assista le provocherà paura e ansia (si chiederà cosa succede di così terribile da dover andare via???)… Vorrei davvero arrivare serena ma mi rendo conto che faccio ancora fatica!
Ciao Tamara, ho corretto io il tuo messaggio 🙂 Credo sia normale iniziare ad avere dei dubbi su come andranno le cose, forse questi timori sul fatto che la piccola assista al parto riguardano anche la paura del parto in sé… Non si sa come andrà, come starai tu, e cosa vorrà fare lei. La tua bimba è più piccola della mia quando ho partorito la seconda volta, sa parlare abbastanza? Avete pensato a chi potrebbe stare con lei se non si sentisse di stare con te? Le hai spiegato un pochino cosa succederà? Io credo che queste cose possano fare la differenza, poi sai anche tu che quando si partorisce in casa bisogna essere aperte a molte possibilità, quindi l’importante è avere un piano B e magari anche un piano C 😉
Poi posso aggiungere la mia esperienza. Al mio primo parto, quando è nata Vera, avevo per me mio marito e le mie due ostetriche verso la fine, ero totalmente concentrata su di me, sul mio dolore, sul come sopportarlo, avevo paura, ma non ero ancora madre. Essendo andato tutto bene, questa esperienza mi ha portato tantissimo, e il percorso che ho iniziato allora è continuato fino alla seconda gravidanza. Il secondo parto è stato diversissimo, ma ero madre, e quindi una parte di me non ha mai lasciato mia figlia, che era di là col papà, che veniva a trovarmi ogni tanto e a cui sorridevo e che cercavo di rassicurare… Ero veramente tranquilla, ho travagliato quasi tutto il tempo da sola, ma ero lucidissima e non ricordo un momento in cui io abbia perso la lucidità, come invece era successo la prima volta. Ridevo e parlavo tra una contrazione e l’altra, parlavo con la mia bambina quando stava uscendo, ero presente e serenissima. Ecco, io spero che anche per te andrà così, perciò ti consiglio fin da ora di scrivere su un foglio come vorresti che andassero le cose, cerca nel blog “i tuoi desideri per il parto”, per me ha funzionato! 🙂
Un enorme in bocca al lupo, se ti va poi fammi sapere come andrà! <3