Per te, Maia…

Eccoci qua, caro amore mio… Ora dormi con la testa sul mio cuore, un anno fa eri appena nata, eri appena sgusciata fuori dal mio corpo, ti avevo preso con le mie mani da dentro l’acqua, portandoti al petto, e ti avevo abbracciato commossa e ansimante… Avevo guardato e visto che eri una bambina, che sorpresa! Una bambina, una bambina… Maia… Ci siamo guardate negli occhi, conosciute e riconosciute, e nei tuoi occhi ho visto l’immensità dell’universo, il miracolo della vita, ciò che hai attraversato per venire alla luce… Ci siamo incontrate in un abbraccio, sei stata toccata solo dalle mie mani e, prima, dall’acqua che ci ha accompagnato nelle ultime fasi del nostro viaggio… Com’era bello stare immerse, occhi negli occhi, tu sul mio petto che iniziavi ad assaporare la vita terrestre dalla tranquillità del mio abbraccio… Io ero in estasi, ho toccato il massimo della felicità, ero una donna nuova, una nuova mamma, e tutto era perfetto, così come avevo voluto e sognato… Eri tutta coperta di vernice caseosa, così morbida e calda, così perfetta, e anche cicciotta! Non ho potuto che pensare “Però, riesco a fare delle bambine proprio belle!”. Un attimo dopo la tua nascita, tutta la fatica era già stata dimenticata, rimaneva solo l’impareggiabile sensazione di potenza creatrice, la piena soddisfazione, quel “tutto tondo” che non ho mai provato altre volte, se non dopo le nascite delle mie bambine…

Continuavo a guardarti nella luce rossa della stanza, in realtà eravamo quasi al buio! Continuavo a studiarti, poi era arrivata la tua sorellina, incredula, eccitata, e non smetteva più di parlare! Il tuo papà anche lui era estasiato, incredulo anche lui che tutto fosse stato così semplice e bello… Non aveva potuto assistere, ma era comunque con noi, anche una parte di lui era in quel bagno, in quella piscinetta, e subito ci aveva raggiunte appena eri nata… E il nostro angelo custode? Dietro di noi, nel silenzio e nel rispetto, seduta tranquilla ad assistere, non a fare, non a metter fretta, ma semplicemente ad aspettare con me, con noi, ad accompagnarci con discrezione ma con la sua presenza rassicurante…

Dopo mezz’oretta sei arrivata al seno, prima avevi bisogno di scrutare ciò che avevi intorno! Hai ciucciato come se fosse la cosa più scontata del mondo, e forse lo è se nessuno interferisce… Hai assaporato il prezioso colostro, hai capito che potevi farcela anche se eravamo ormai separate, e così abbiamo potuto far nascere anche la tua sorellina placenta… che non è stata separata da te con violenza, perché semplicemente non ce n’era bisogno, avevamo ancora bisogno anche di lei…

Questa è stata la tua nascita, il tuo ingresso alla vita… E ora che hai già un anno, mi sembra passata un’eternità, ma rivedo queste scene come se le stessi vivendo anche ora… Indimenticabile… Sono commossa dai ricordi e dalla nostalgia, dal ricordo di quelle emozioni così forti e meravigliose, e custodirò tutto ciò nel mio cuore finché sarò viva… Buon compleanno amore mio, sei arrivata per portarci la tua forza e la tua gioia, e di questo non ti ringrazierò mai abbastanza!

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11 comments on “Per te, Maia…
  1. Anna ha detto:

    Quanta emozione suscita il ricordo della nascita dei nostri piccoli!! Nell’occasione del loro compleanno (soprattutto il primo) riviviamo attimo per attimo i momenti che hanno preceduto la loro nascita beandoci di quanta immensa perfezione siamo riuscite a creare. Buon compleanno piccola Maia, hai una mamma davvero speciale!! P.S. La foto è stupenda!!

  2. Giulia ha detto:

    davvero parole da pelle d’oca….la tua mamma Maia è di una dolcezza unica. voi figli siete un dono dell’amore, ci fate “penare” a volte quando piangete e non capiamo perchè ma basta prendervi tra le braccia, coccolarvi, darvi il calore nel nostro amore e vi sentite già al sicuro. A te Maia auguro di crescere felice e sana e alla tua mamma di restare sempre così mammosa e dolcissima.

  3. Laura ha detto:

    Mi hai commossa Lucia….auguri piccola dolcissima Maia.

  4. Lucia ha detto:

    @Anna: sì è vero, il primo compleanno è sempre un rituffarsi nel travaglio e nel parto, nel giorno che ci ha cambiato la vita per sempre… che sia il primo figlio o il sesto! Grazie Anna… la foto è bella perché il soggetto è stupendo, ma io non sono obiettiva! 😉
    @Giulia: grazie mille per le tue parole, è proprio vero, basta così poco che spesso lo dimentichiamo, ma tutto ciò che cercano i nostri bimbi quando sono piccoli è in noi!
    @Laura: grazie, amica mia… Ti abbraccio

  5. Ela ha detto:

    Complimenti! Bellissimo racconto ! Hai avuto davero esperienza meraviglosa! Anch’io ho una bimba di quasi 3 anni che ciuccia in coontinuo ( almeno 3 volte al giorno- mattina, pomeriggio e sera) E sono al 4 mese in gravidanza. Sto bene , ho solo un po di stanchezza a dosso e una proccupazione per mia bimba di 3 anni che non si è separata nemeno una notte da me. Ho paura che sara disperata quando andro in ospedale per portorire. Mi potresti dare qualche consiglio… grazie mille

    • Lucia ha detto:

      Carissima Ela, grazie di avermi scritto! E complimenti per la pancina e la tua piccola ciucciona! Per il consiglio che mi chiedi, intanto provo a buttarti lì l’idea del parto in casa… non ci sarebbero separazioni! Pensi che sarebbe fattibile per voi? Se no potresti anche decidere, se il parto va bene, di chiedere le dimissioni anticipate, cioè uscire dall’ospedale poche ore dopo il parto, per tornare a casa… Però dovresti cercare un’ostetrica che ti venga a controllare per qualche giorno, oppure andare tu al consultorio per i primi giorni dopo il parto… Non so se sia essenziale, ma sicuramente avere un’ostetrica che ti viene a vedere tutti i giorni è una gran cosa, e potresti anche uscire prima dall’ospedale… In ogni caso, io ti consiglierei di iniziare già a preparare la tua bambina, qualche mese prima del parto, dicendole che cosa succederà, spiegandole che dovrai andare in ospedale, stare un po’ là, e che forse lei dovrà dormire da sola col papà (o coi nonni, ecc…), in modo che si possa preparare alla cosa. Non provare prima a farla dormir senza di te, goditi tutte le notti tranquilla, e sii fiduciosa… I nostri bimbi hanno tante risorse, e con tutto l’amore che le stai dando riuscirà ad affrontare questa piccola separazione, essendo debitamente preparata e accudita da chi starà con lei… Ti abbraccio!

  6. Irene ha detto:

    Che bello Lucia, non avevo ancora letto il racconto della nascita di Maia… e credo anche di sapere chi fosse l’angelo custode! 🙂 Comunque anche a me una delle cose che mi spaventano di più è la separazione da Diego… spero non di fatto (se tutto va come deve andare non andrò in ospedale) ma comunque è così piccino (non avrà ancora 2 anni quando nascerà il secondo)… e ci sarà qualcun’altro/a e mi preoccupa che possa sentirsi già sostituito! Tutta la parte “preparatoria” al parto e poi il parto e il post parto e lui cosa farà? Con chi starà? Sono domande forse stupide ma questa cosa un po’ mi agita… sarà che, a parte quando lavoro (e spero di lavorare ancora per poco perché, anche se sono solo al quinto mese, sento il bisogno di stare a casa…), siamo praticamente sempre insieme! Consigli?? Sono ansie da donna incinta??? 😉

  7. Lucia ha detto:

    Sono ansie da mamma ad alto contatto! 😉 Direi che tutte ci passano prima o poi, specialmente, come dici tu, se il primogenito è ancora piccolino… Però credo che sia più o meno per tutti la stessa cosa, sia che abbiamo 15 mesi che 4 anni… Quando arriva un altro bimbo nella famiglia tutti ne vengono scombussolati, gli equilibri si devono ricreare, e all’inizio spesso ci sono momenti e periodi duri… Non ci sono pozioni magiche o soluzioni valide per tutti, credo che l’unica cosa che vince sempre sia l’amore e la comprensione, sia verso i propri bimbi che spesso manifestano comportamenti che ci mettono a disagio, sia verso di noi, che per prime veniamo scombussolate dal cambiamento, che non riconosciamo più il nostro piccolino e lo vediamo crescere da un giorno all’altro, quando arriva un neonato ancora più bisognoso… Quindi non ti dico “Ma no non ti preoccupare, andrà tutto bene”, ti dico invece che ci penserai al momento e troverai le tue strategie sul momento, in base a come è il piccolo, a come si comporta il grande, e alle risorse che sentirai di avere… Il sostegno sai dove trovarlo, armati di tanta pazienza (e gli ormoni aiutano molto, per questo!) e ce la farai… Diventare mamma bis fa crescere come donna e come madre! Un abbraccio 🙂

  8. Irene ha detto:

    Grazie Lucia… speriamo! Ogni tanto di notte mi sveglio e lo guardo, lo vedo ancora così piccolino, lì in mezzo a noi (a proposito, speriamo che accetti il side bed o qualcosa di simile se no in 4 come si fa???) e mi chiedo come può arrivare qualcuno di ancora più piccolino… uff, che fatica! 😉

  9. Lucia ha detto:

    Lo so, in effetti è piccolo, e anche io, fino quasi alla fine della mia seconda gravidanza, non ero riuscita a visualizzare un neonato di nuovo in braccio a me… ma quando succede, i primogeniti diventano all’improvviso i maggiori, e sono più grandi davvero! Vedrai che al momento giusto sarà tutto più naturale, non dovrai pensare ma solo sentire! 😉 E per il letto, non ci starebbe accanto al vostro lettone un letto singolo attaccato? In 4 ci si dorme benissimo! 🙂

  10. Ela ha detto:

    Grazie, carrissima! E vero un parto a casa sarebbe ideale ma il mio marito non lo vuole sapere 🙁 ma ancora ho un po di tempo da convincerlo! Grazie!

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